Praga, la capitale della Repubblica Ceca, non è solo famosa per il suo centro storico da fiaba, il Castello imponente e il fascino gotico che la pervade. È anche una delle capitali europee della birra, e, meno noto ma altrettanto interessante, un centro nevralgico della cultura dell’assenzio. Chi visita Praga ha l’occasione unica di immergersi in due tradizioni alcoliche affascinanti e molto diverse tra loro: la birra, bevanda popolare e quotidiana, e l’assenzio, elisir dal passato misterioso e decadente. Un viaggio nei sapori della capitale boema.

La birra ceca: un patrimonio nazionale

La birra, o pivo in ceco, è parte integrante della vita quotidiana a Praga. La Repubblica Ceca ha il più alto consumo pro capite di birra al mondo, e non è difficile capirne il motivo: la qualità della birra è eccellente e i prezzi sorprendentemente accessibili. Alcuni dei marchi più conosciuti includono Pilsner Urquell, Staropramen e Budweiser Budvar. La Pilsner, in particolare, ha origini ceche (la città di Plzeň, o Pilsen, è a poche ore da Praga) ed è uno stile chiaro, secco e luppolato che ha conquistato il mondo.A Praga è possibile gustare la birra in mille forme: nei classici hospoda (pub tradizionali), nei moderni beer bar artigianali, o addirittura nei “beer spa”, dove ci si può immergere in vasche di birra tiepida mentre si sorseggia una pinta. I microbirrifici, come il celebre U Fleků, offrono esperienze uniche, con birra prodotta in loco secondo ricette secolari.

L’assenzio: la “fata verde” della Bohème

Molto diversa è l’esperienza dell’assenzio (absint in ceco), la bevanda dagli effetti leggendari amata da artisti e poeti del XIX secolo, come Baudelaire, Rimbaud e Van Gogh. Messo al bando in molti paesi per decenni a causa della sua presunta tossicità, l’assenzio ha trovato in Praga una seconda patria. A differenza di altre nazioni, la Repubblica Ceca ha mantenuto viva la produzione di assenzio anche durante i periodi di proibizione altrove.L’assenzio ceco è noto per il suo elevato contenuto di tujone, il composto estratto dall’artemisia (o assenzio maggiore) che un tempo si riteneva avesse effetti psicotropi. Oggi sappiamo che, consumato con moderazione, l’assenzio è una bevanda intensa e aromatica, spesso aromatizzata con anice, finocchio e altre erbe. A Praga si trovano numerosi absintherie dove è possibile degustarlo secondo il rito tradizionale: si versa l’assenzio in un bicchiere, si poggia una zolletta di zucchero su un cucchiaino forato, e si fa sciogliere lentamente con l’acqua ghiacciata, rivelando l’opalescenza lattiginosa del liquore.

Un contrasto affascinante

La birra e l’assenzio rappresentano due volti opposti della cultura ceca: la convivialità quotidiana da un lato, e la trasgressione bohémien dall’altro. Entrambe le bevande raccontano una storia — una storia che a Praga si può ancora vivere in prima persona. Che si tratti di una birra chiara gustata sotto le volte di una birreria medievale, o di un bicchiere di assenzio sorseggiato in un bar dai toni gotici, Praga offre un viaggio sensoriale unico nel suo genere. Un brindisi alla tradizione e alla leggenda.

Giorgio Di Marco Junior